Ciò che si propone questo tipo di incontro è quello di non trasmettere le conoscenze musicali in termini di semplicità, ma di far “toccare” ai bambini la “loro musica”, l’unica che può essere veramente e profondamente accettata.
Il suono è come la forma, il colore, il sapore, il tatto ecc. una delle primissime forme di conoscenza.

La musica è dunque qualcosa che i bambini prima devono scoprire, poi costruire e infine eseguire, per esempio su strumenti fabbricati da loro stessi con l’aiuto dell’insegnante. Non si tratterà di costruire della musica fatta di note, ma della musica fatta di suoni.

Gli esercizi di Claire Renard sono alcuni fra i tanti che saranno proposti all’interno del laboratorio dove conducono gradualmente da un’ovazione del suono ad una presa di coscienza di esso; da una catalogazione a una scelta. Il tipo di musica così fatta sarà ovviamente musica che non contiene regole della tradizione colta, ma che come quella ha una sua logica e una sua struttura fondata su un equilibrio di proporzioni.