Officina di pace
cara Guerra, ti scrivo
a cura delle bambine e dei bambini della Scuola Sant'Antonio IC Assisi 1
coordinati da Mario Giuffrida
«A lui piaceva stare seduto tranquillo ad annusare il profumo dei fiori…
Non voleva proprio combattere ed essere feroce,
non voleva e basta».
(da La storia del toro Ferdinando di Munro Leaf)
Perché scrivere alla guerra cartoline di pace, e soprattutto perché farlo con i bambini e le bambine?
Scrivere intorno alla pace significa fare un esercizio di preparazione per scegliere, passo dopo passo, le parole che aiutino grandi e piccini a prendere consapevolezza di come opporsi alla cultura della guerra. Parole bambine capaci di mobilitare una pratica collettiva che renda concreto il sogno di pace.
“Cara guerra, ti scrivo” è un’azione culturale di comunità che avrà come primi protagonisti gli alunni e le alunne della Scuola Sant’Antonio per estendersi a tutte le scuole che vorranno condividerne il valore.
Un’azione che partirà da Assisi, in omaggio alla memoria di Francesco, pellegrino di pace, e di Aldo Capitini, fervente sostenitore del pensiero nonviolento che, nel 1961, della prima Marcia per la pace Perugia – Assisi, i, le cui scelte in direzione del disarmo educativo gli procurarono il discredito dell’opinione pubblica del suo tempo che lo relegò ai margini non riuscendo, o non volendo, cogliere la valenza profetica del suo pensiero.
Faremo nostro il loro sogno, divenuto negli ultimi anni sempre piu attuale e urgente, mettendoci in cammino in un viaggio di ricerca e scoperta di parole provenienti dalla letteratura e dalla canzone come antidoti all’insensatezza della guerra.
A guidarci in questa indagine saranno i bambini e le bambine, che illustreranno, scriveranno, affrancheranno e timbreranno cartoline da inviare alla guerra per condividere con la comunità una bibliografia di pace dinamica e aperta ai contributi di chi vorrà.
La letteratura sarà la nostra alba dove abiteranno sguardi nuovi e adulti che sapranno ascoltare e accogliere i pensieri e le domande dei bambini, anche le più scomode.