SPETTACOLO DI TEATRO RAGAZZI
Luigi D'Elia e Francesco Niccolini | INTI
La grande foresta
Di Francesco Niccolini e Luigi D'Elia
Interpretato e costruito da Luigi D'Elia
Regia di Francesco Niccolini
Luci di Paolo Mongelli
Musiche originali di Alessandra Manti con una canzone di Antonio Catalano
Con la preziosa collaborazione di Antonio Catalano, Fabrizio Pugliese, Enzo Toma
Una produzione Thalassia – TEATRI ABITATI
Distribuzione INTI
Vincitore del PREMIO NAZIONALE EOLO AWARDS 2013 per il Teatro Ragazzi “Miglior Novità”
In un piccolo paese senza nome un bambino cresce tra scuola, casa e un grande bosco.
Il bambino va a scuola a piedi, corre, non vuole aspettare: vuole crescere e diventare un cacciatore, come suo nonno. Suo nonno invece gli impone la lentezza, la scoperta del bosco e delle sue regole, di un mondo che si sta estinguendo, ma che – per chi lo sa guardare con pazienza – è immensamente più bello di quello che stiamo costruendo.
Nel bosco vicino, misterioso e pieno di vita, si nasconde un lupo, antico come una leggenda.
Ma un giorno in paese arriva la paura, si perde l’innocenza e il bambino e il nonno devono mettersi sulle tracce del lupo. Qualcosa nel bosco, alla fine del tempo, nell’odore del lupo, aspetta tutti e tre.
Dopo Storia d'amore e alberi Francesco Niccolini e Luigi D'Elia provano a raccontare un secondo angolo dimenticato di mondo: questa volta non è più un'arida montagna francese dove un uomo pianta alberi, ma un villaggio in un qualunque sud d'Italia, dove gli alberi scompaiono e – con loro – anche chi li abita, uomini e lupi.
In un piccolo paese senza nome un bambino cresce tra scuola, casa e un grande bosco.
Il bambino va a scuola a piedi, corre, non vuole aspettare: vuole crescere e diventare un cacciatore, come suo nonno. Suo nonno invece gli impone la lentezza, la scoperta del bosco e delle sue regole, di un mondo che si sta estinguendo, ma che – per chi lo sa guardare con pazienza – è immensamente più bello di quello che stiamo costruendo.
Nel bosco vicino, misterioso e pieno di vita, si nasconde un lupo, antico come una leggenda.
Ma un giorno in paese arriva la paura, si perde l’innocenza e il bambino e il nonno devono mettersi sulle tracce del lupo. Qualcosa nel bosco, alla fine del tempo, nell’odore del lupo, aspetta tutti e tre.
Dopo Storia d'amore e alberi Francesco Niccolini e Luigi D'Elia provano a raccontare un secondo angolo dimenticato di mondo: questa volta non è più un'arida montagna francese dove un uomo pianta alberi, ma un villaggio in un qualunque sud d'Italia, dove gli alberi scompaiono e – con loro – anche chi li abita, uomini e lupi.
Riservato alle classi che hanno aderito alle didattiche della visione di ATEATRORAGAZZI per l'a.s. 2018/19
Luigi D’Elia è narratore, costruttore di scene ed educatore ambientale. Conduce una ricerca originale tra le più interessanti in Italia sul racconto della natura, per i ragazzi e gli adulti. Ha vinto il Premio Eolo, il principale riconoscimento italiano per la ricerca nel teatro ragazzi, e per due volte il Festival Festebà di Ferrara. Con il libro Aspettando il vento, pubblicato da Becco Giallo, è stato finalista al Premio Andersen di Letteratura per l’Infanzia. Ha raccontato in Italia, Svizzera, Spagna, Cile, in italiano e in spagnolo. Ha all’attivo, insieme a Francesco Niccolini, cinque spettacoli: Storia d’amore e alberi, tratto da L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, le storie originali La Grande Foresta e Aspettando il vento, Il Giardino delle magie, ispirato alla storia d’amore di André Gorz e Dorine Kahn e Cammelli a Barbiana, un racconto su Don Lorenzo Milani e la sua scuola. I suoi racconti hanno superato le 400 repliche. Ha fatto nascere dai suoi spettacoli il progetto di forestazione partecipata Un Bosco in Paradiso. Lavora da oltre quindici anni in progetti con bambini, ragazzi e maestre. E’ promotore e coordinatore a Brindisi di un Tavolo docenti sui diversi linguaggi per l’educazione ambientale. Insieme alla cooperativa AMANI anima le attività del Consiglio Comunale dei Ragazzi della sua città. E’ stato tra i soci fondatori della Cooperativa Thalassia con la quale ha animato la ricerca culturale e ambientale della Riserva di Torre Guaceto e della Residenza teatrale di Mesagne. Il nuovo progetto artistico si chiama INTI, Landscape of the moving tales.